HULL SIERRA25 TRIPSA quasi quattro anni di distanza da 'Weighted Mind' (che ottenne una nomination ai Grammy) la ventottenne cantante, chitarrista e mandolinista Sierra Hull torna sulle scene con il suo quinto album, di nuovo pubblicato dalla Rounder e da lei stessa prodotto con il produttore e fonico Shani Gandhi (Mountain Goats, Sara Watkins, Dwight Yoakam). '25 Trips' prosegue il viaggio iniziato con il suo predecessore partendo dalle radici bluegrass dell'artista per avventurarsi in territori per lei nuovi e inesplorati: ma mentre quello privilegiava un suono spoglio ed essenziale, il nuovo disco sfoggia arrangiamenti molto più corposi e intricati grazie anche ai contributi di ottimi musicisti come il chitarrista Mike Seal, il contrabbassista Ethan Jodziewicz e i violinisti Alex Hargreaves e Christian Sedelmyer, di colleghi a lungo ammirati quali il contrabbassista Viktor Krauss, il chitarrista Bryan Sutton, il polistrumentista Stuart Duncan e il chitarrista steel Paul Franklin e a ospiti come Molly Tuttle, Ron Block, Mindy Smith, Ronnie Bowman, Katie Pruitt, Angel Snow e il marito polistrumentista Justin Moses. Per la prima volta il repertorio di Sierra incorpora così strumenti elettrici e percussioni e il suo metodo di lavoro si apre all'improvvisazione, sorprendendo l'ascoltatore con i suoi imprevedibili sviluppi in titoli come l'ammaliante pezzo di apertura 'Beautifully Out Of Place' o 'Escape', un delicato collage di ipnotiche percussioni e sonorità quasi ultraterrene di mandolino elettrico che porta la firma della Hull accanto a quella della Snow; altrove è invece una semplicità senza fronzoli e la straordinaria estensione vocale di Sierra a prendere il sopravvento: accade in 'Everybody's Talking' e nella tenera metafora di 'Ceiling To The Floor', scritta con Kai Welch (compositore e musicista che ha lavorato con Glen Campbell e Abigail Washburn) e nobilitata dalla straordinaria steel di Franklin. A chiudere un disco caratterizzato da continue mutazioni di stile e di genere - dal bluegrass al folk pop e all'alt rock più etereo - è 'Father Time', melodia toccante abbellita da armonie corali che una volta di più dimostra la sofisticata eleganza e al tempo stesso la scoppiettante creatività di '25 Trips'. 'Non so davvero a quale categoria possa appartenere l'album, ma penso anche che si tratti di una questione sempre meno rilevante', ha spiegato lei stessa. 'Quel che per me conta davvero e' metterci la mia voce e il mio cuore nella maniera più sincera possibile' track list
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