A quarant'anni dalla pubblicazione originale dello storico doppio LP, Sony Music ristampa 'London Calling' dei Clash in una nuova, speciale confezione con custodia 'slipcase' contenente, oltre a un CD, un libro rilegato di 120 pagine a forma di album sfogliabile con riproduzioni di testi scritti a mano, disegni del famoso illustratore e cartoonist Ray Lowry, pagine di fanzine, foto inedite e articoli di giornali dell'epoca. Quasi inutile soffermarsi sull'importanza di uno dei dischi fondamentali della storia del rock, che traghettò Joe Strummer (voce e chitarra), Mick Jones (voce e chitarra), Paul Simonon (basso e voce) e Topper Headon dal punk degli inizi all'olimpo del rock and roll, in una sequenza aperta in maniera memorabile dall'apocalittica title track e in cui convivono rockabilly (la cover di 'Brand New Cadillac' di Vince Taylor), lounge jazz ('Jimmy Jazz'), tagliente reggae rock ('Rudie Can't Fail', 'The Guns Of Brixton', 'Lover's Rock'), disco pop ('Lost In The Supermarket), post punk ('Hateful', 'Koka Kola'), ska ('Wrong'Em Boyo), r&b in stile New Orleans, rock elettrico, politica ('Clampdown', 'Spanish Bombs'), grandi riff e melodie ('Train In Vain') e suggestioni cinematografiche ('The Right Profile'), in un caleidoscopio sonoro eseguito con energia ed entusiasmo incontenibile che in 'Rudie Can't Fail' aggiunge anche una sezione fiati. Prodotto dal leggendario ed eccentrico Guy Stevens (Procol Harum, Mott The Hoople), raggiunse la Top Ten delle classifiche britanniche (mentre il singolo 'London Calling' arrivò nella Top 20), ha superato il milione di copie vendute negli Stati Uniti e i cinque milioni nel mondo. Nel 2003 la rivista Rolling Stone lo ha collocato al numero 8 nella classifica dei 500 migliori album di ogni tempo. Iconica e famosissima anche la copertina, uno scatto di Pennie Smith che coglie Simonon nel momento in cui, frustrato dalla lontananza del pubblico tenuto a bada dal servizio d'ordine, distrugge il suo basso sul palco del Palladium di New York