CHAPMAN MICHAELGrowing Pains 1 & 2Tornano in circolazione, accoppiate in un'unica confezione, due raccolte di rarità, outtakes e registrazioni dal vivo che il grande cantautore folk rock Michael Chapman pubblicò rispettivamente nel 2000 e nel 2001. La prima, composta di sedici brani, include diverse reinterpretazioni di traditional e di classici del blues ('Key To The Highway' di Big Bill Broonzy, 'See See Rider', 'Let Me Go Home Whiskey' di Henry Shifts, 'Parchman Farm' di Mose Allison, tutte risalenti alla prima fase di carriera) che mettono in mostra l'abilità chitarristica del musicista, accanto a una stupenda cover di 'Reason To Believe' di Tim Hardin e a numerose composizioni dello stesso Chapman tra cui spiccano eccellenti versioni dal vivo registrate tra il 1969 e il 1971 di 'It Didn't Work Out' e 'Wrecked Again'; gli ultimi quattro brani in scaletta risalgono invece al 1980 e vennero registrati in uno studio della natia Hull insieme a una band di ottimi comprimari. Altrettanto ricco il secondo volume: i primi quattro brani, in parte strumentali ed eseguiti dal solo Michael alla chitarra acustica, provengono a loro volta da un concerto del 1969 al Southampton University Folk Club ed evocano lo stile di colleghi contemporanei come Bert Jansch e John Fahey; i successivi cinque sono invece incisioni effettuate negli anni Settanta con una band elettrica che include Rick Kemp degli Steeleye Span al basso e Keef Hartley alla batteria (in scaletta anche il classico della Depressione americana 'How Can A Poor Man Stand Such Times And Live'), mentre l'ultimo brano è un curioso strumentale di mezz'ora di durata con chitarre elettriche e acustiche, sezione ritmica e drum machine che Chapman creò come musica di sottofondo e di accompagnamento per le sfilate di moda organizzate dalla moglie. Materiale a uso e consumo di collezionisti, fan e completisti, ma con diversi momenti di grande valore artistico track list
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