FREEWAY

'Questo disco', spiega Pieta Brown, 'segna per me una svolta importante. Le sue canzoni riflettono tanti cambiamenti: nella mia vita musicale, domestica e creativa, e nel mio Paese. Mi sono trovata in bilico a un incrocio, e sono sicura di non essere la sola'. Registrato dal vivo nello studio di Justin Vernon April Base in soli tre giorni e coprodotto dal batterista dei Bon Iver S. Carey - che vi ha suonato accanto al bassista Mike Lewis (Bon Iver, Andrew Bird) e al chitarrista Jeremy Ylvisaker (Andrew Bird, Alpha Consumer) - 'Freeway' e' un disco elegante e ipnotico, delicato ma vigoroso, intimo e intenso, sperimentale e al tempo stesso onesto e diretto. L'approccio live lo distanzia nettamente dal precedente 'Postcards' (2017, cui avevano contribuito a distanza amici come i Calexico, David Lindley, Mason Jennings e Carrie Rodriguez) e pone in primo piano la comunicazione telepatica e a distanza ravvicinata dei quattro musicisti: la 'poetessa, dea folk e orfanella del country' (come l'ha definita la BBC) appoggia la sua voce dolce e fumosa su brani eterei come la gentile, eterea 'Ask For More' che apre una raccolta in cui il richiamo agli elementi della natura gioca un ruolo essenziale (tanto che un microfono e' stato posizionato all'esterno dello studio per cogliere i suoni dei boschi circostanti) e in cui tastiere dal gusto a tratti vicino al mondo dell'r&b e dell'hip-hop arricchiscono la sensibilita' pop e le strutture cangianti, le sfumature, le variazioni e le stratificazioni armoniche e vocali di canzoni fluide e in perenne movimento come la trascinante 'Morning Fire', la cinematografica 'Only Flying', e la contagiosa 'The Hard Way' (ospite speciale Mark Knopfler). C'e' una qualita' ultraterrena in queste composizioni, nel modo in cui sono state concepite (spesso suggerite a Pieta da sogni) e nel modo in cui sono state create in studio, da un gruppo di musicisti in straordinaria sintonia e da un'artista 'che canta con grinta e con grazia, con una voce cruda e onnicomprensiva che sembra fluire senza sforzo dall'interno, una sorgente gorgogliante di forza femminile che celebra la bellezza insita nella nostra disperazione'