Definito dal New York Times un genio musicale incompreso, Curt Boettcher e’ stato un produttore visionario ispirato dal modello di Phil Spector e uno dei pionieri di quello che in seguito si sarebbe chiamato sunshine pop a tinte psichedeliche. Dal suo quartier generale di Hollywood confeziono’ hit per gli Association (‘Cherish’, ‘Along Comes Mary’), fu il promotore di rock band innovative e di prima generazione come i Ballroom e i Millennium e contribui’ in maniera sostanziale al classico album di psych-pop dei Sagittarius creati dal leggendario produttore Gary Usher (Beach Boys, Byrds) prima di diventare un residente in pianta stabile ai Columbia Studios di Hollywood e di lavorare con artisti come gli stessi Beach Boys, Gene Clark, Paul Revere & The Raiders, Emitt Rhodes e molti altri dimostrandosi un innovativo manipolatore di suoni capace di utilizzare lo studio di registrazione come un vero e proprio strumento. ‘Looking For The Sun’ e’ la prima antologia a focalizzarsi proprio sul suo ruolo di produttore e di arrangiatore piuttosto che su quello di interprete, raccogliendo brani usciti all’epoca solo come singoli e per la maggior parte finiti poco dopo fuori catalogo: e’ stato Steve Stanley, fondatore e produttore della Now Sounds Records, a setacciare palmo a palmo gli archivi della Sony Music e a compilare amorevolmente la scaletta di 21 brani, tutti scritti, prodotti, arrangiati e talvolta cantati da Boettcher e recuperati dai nastri master originali, riportando alla luce perle misteriose come l’inedita ‘You Were Near Me’ di Cindy Malone accanto ad affascinanti incisioni di artisti come Sandy Salisbury, Gordon Alexander, Keith Colley, Summer’s Children, Jonathan Moore, Ray Whitley, Eddie Hodges, Bootiques, Action Unlimited e gli stessi Sagittarius (cui contribuirono tra gli altri grandi nomi come Glen Campbell, David Gates, Gary Usher e Keith Olsen). Il meticoloso lavoro di ricerca e le interviste realizzate da Stanley arricchiscono il libretto di 36 pagine da lui stesso illustrato e consentono di approfondire la conoscenza dei metodi di lavoro radicali e delle sonorita’ innovative che Boettcher era in grado di creare in sala di incisione