Stuart David Cohen, in arte David Blue, è stato uno dei migliori e meno fortunati cantautori emersi dal movimento folk revival che nei primi anni '60 sbocciò nel Greenwich Village newyorkese. Dotato di un espressivo timbro baritonale, amico intimo di Eric Andersen (che gli affibbiò il nome con cui è passato alla storia) e di Bob Dylan (compare anche sulla copertina dei 'Basement Tapes'), pubblicò in carriera otto album, quattro dei quali riprodotti su questo doppio CD a cura della Morello distribuita Cherry Red. Si comincia, sul primo supporto, con 'These 23 Days In September', secondo disco in catalogo pubblicato nel 1968 dalla Reprise con la produzione di Gabriel Mekler (già a fianco degli Steppenwolf), impegnato anche al pianoforte nel corso di session cui partecipò il chitarrista Bob Rafkin (tra i pezzi forti una title track che, secondo Richie Unterberger di Allmusic, suona come 'una combinazione tra Dylan e il primo Leonard Cohen' con sapienti tocchi di fisarmonica e di sitar, una 'Ambitious Anna' che anticipa le dolenti atmosfere country di Townes Van Zandt e un rifacimento di 'The Grand Hotel' già pubblicata due anni prima sul disco di debutto per la Elektra) mentre il successivo 'Stories' (Asylum, 1972) è un'opera che ai semplici intrecci di due chitarre acustiche e ai ripetuti rimandi a Dylan e a Cohen della prima facciata contrappone nella seconda arrangiamenti molto più ricchi cui contribuirono grandi nomi come Rita Coolidge, Chris Ethridge, Milt Holland e Russ Kunkel, la magica chitarra slide di Ry Cooder, la fisarmonica di Pete Jolly ('Marianne') e gli archi diretti da Jack Nitzsche ('Fire In The Morning'), tra il rock elettrico di 'Come On John' (già incisa da Helen Reddy) e il folk rock con piano e organo di 'The Blues (All Night Long)'. Il secondo compact disc si apre con 'Nice Baby And The Angel', pubblicato dalla Asylum nel 1973 e prodotto da Graham Nash (che vi cantò a fianco di Dave Mason, Jennifer Warren e Glenn Frey, talmente entusiasta di 'Outlaw Man' da portarla in dote agli Eagles per l'album 'Desperado'), un disco dalle atmosfere decisamente sud californiane in cui lo stesso Nash al pianoforte e alla chitarra acustica, Mason alla chitarra solista e il polistrumentista David Lindley irrobustiscono e al tempo stesso addolciscono il tono strumentale di brani come 'True To You' e la orecchiabile 'Darlin' Jenny', mentre 'On Sunday, Any Sunday' (con Lindley al violino e alla viola e Terry Adams al violoncello) e la conclusiva 'Train To Anaheim' rievocano il passato folk del cantautore. 'Cupid's Arrow' (Asylum, 1976), infine, venne prodotto da Barry Goldberg degli Electric Flag e suonato da un cast di musicisti che includeva, oltre al tastierista, il liverpooliano Jackie Lomax, il chitarrista di origini native americane Jesse Ed Davis, Auburn Burrell (pedal steel e chitarra ritmica), Donald 'Duck' Dunn (Booker T & The MG's) al basso, Levon Helm della Band alla batteria e ancora David Lindley (mandolino, chitarra slide, violino): in una scaletta che privilegia sonorità rock spiccano la title track dedicata a Phil Ochs (e cantata al concerto in sua memoria) e una 'Tom's Song' che rievoca gli Eagles, mentre 'Run, Run, Run' profuma di confine e di Messico e 'Maria, Maria' aggiunge un ritmo reggae