NEW ADVENTURES OF

E' una storia davvero incredibile quella di Patricia Ann Cole alias P.P. Arnold, corista a meta' anni Sessanta nelle Ikettes di Ike & Tina Turner, solista da classifica con la penetrante cover di 'First Cut Is The Deepest' di Cat Stevens, voce capace di lasciare il segno in canzoni importanti di Small Faces ('Tin Soldier'), Nick Drake ('Poor Boy') e Graham Nash ('Military Madness') e sul palco in tour di grandi rockstar come Roger Waters (in tempi recenti). Incise due album nel biennio 1967-68 per la Immediate del manager dei Rolling Stones Andrew Loog Oldham (su istigazione dell'allora compagno Mick Jagger) ma quando l'etichetta ando' in bancarotta si trovo' senza contratto: e' il chitarrista di Paul Weller e degli Ocean Colour Scene Steve Cradock, con la moglie Sally Edwards, a darle un'insperata occasione di ritorno a 72 anni di eta' e dopo 51 di silenzio (interrotti solo dall'antologia 'Turning Tide, pubblicata nel 2017 dall'etichetta della coppia Kundalini Music) con un album, 'The New Adventures Of...P.P. Arnold', registrato nel suo studio ubicato nel Devon e che include collaborazioni con il figlio e autore Kodzo, con gli Specials e con Paul Weller (altro ammiratore di lunga data che l'ha gia' ospitata dal vivo e nei suoi dischi e che ha composto per lei due brani, 'When I Was Part Of Your Picture' e 'Shoot The Dove'): un disco riccamente arrangiato e molto lungo, con i suoi quasi settanta minuti che rievocano la durata dei vecchi doppi in vinile, che spazia dal soul orchestrale di 'Baby Blue', di 'I'm A Dreamer' (il classico di Sandy Denny) e 'Finally Found My Way Back Home' al sunshine pop di 'The Magic Hour'', dalla house music di 'Hold On To Your Dreams' alla commovente elegia gospel di 'I'll Always Remember You'...(Debbie's Song) (ispirata alla morte della figlia e registrata con accompagnamento di coro e organo a canne nella cattedrale di Exeter) per sfociare poi in una incredibile, psichedelica versione da dieci minuti del poema beat di Bob Dylan 'The Last Thoughts On Woody Guthrie'. Il sound rimanda indiscutibilmente e volutamente ai suoi classici Immediate, ma il risultato e' al tempo stesso eclettico, eccitante e moderno: il rilancio e' pienamente riuscito, e P.P. e' un'artista ancora vigorosa che con queste canzoni ha ritrovato d'incanto la sua identita' artistica